Vincere , si sa , aiuta a scacciare malumori d'ogni genere , soprattutto per il Napoli , che non vinceva in campionato dall'8 Gennaio (3-1 a Palermo contro i rosaneri) e che in casa , sempre in campionato , non vinceva dal recupero della prima giornata (21 Dicembre , 6-1 al Genoa). Le partite di Coppa Italia contro Cesena ed Inter sono servite a dare una spinta al Napoli , e in un certo senso hanno dato un aiuto sul piano morale , ma il gioco dov'è?
La squadra di Mazzarri è in un periodo di vera crisi , nonostante la vittoria ai danni del Chievo. Ieri ad esempio , il Napoli si è limitato ad esprimere il solito ''gioco'' tipico di questa , e se vogliamo , della scorsa stagione.
Ossia , lanci agli esterni che cercano inutilmente un attaccante assente come Cavani. Colpa , forse , di un cattivo gioco a centrocampo , che a Napoli si può dire assente.
Infatti in mediana l'acquisto di Inler non ha dato le garanzie necessarie per costruire un gioco. Colpa , sicuramente , di una cattiva interpretazione del ruolo dello svizzero da parte di mister Mazzarri. Ad Udine Inler giocava in un centrocampo a tre , cosa che a Napoli non fa , e che limita , sicuramente , la circolazione della palla in fase di gestione e le folate offensive. Le ottime prestazioni di Gargano non hanno fatto altro che evidenziare i problemi dello svizzero e sicuramente del centrocampo in generale.
E in attacco ?
Sono innumerevoli i problemi che circondano la squadra in fase offensiva. Ma partiamo dal principale , ossia la difficile , se non impossibile , collocazione tattica di Hamsik e Lavezzi.
Infatti , se da una parte l'argentino è la fonte del gioco offensivo partenopeo , dall'altra ne è anche un limite enorme. Senza Lavezzi il Napoli non vince , e quando c'è è costretto ad affidarsi completamente al suo estro. Fortuna del Napoli è stata quella di trovare un gioco alternativo con Goran Pandev. Il macedone è riuscito a fare degli scambi negli spazi stretti forza del gioco offensivo del Napoli , e con lui anche un giocatore '' oscuro '' come Hamsik è riuscito ad ottenere maggiore visibilità.
Lo slovacco è sempre stato un giocatore enigmatico per il suo ruolo indefinibile. Centrocampista centrale o trequartista ? Punta aggiunta o mezz'ala?
Così come il suo ruolo , anche il suo lavoro appare del tutto poco chiaro e in contrasto con il gioco spumeggiante del 'Pocho'.
Tutto questo , poi , da aggiungere a Cavani , una prima/seconda punta , che dovrebbe raccogliere i cross degli esterni.
Insomma , caro Mazzarri , è possibile che il terzo posto della scorsa stagione fosse frutto di un'intensa preparazione mentale e non di un'attenta preparazione tecnico-tattica?
A voi tifosi la parola.
Giulio Di Nicola